Talamone

Talamone

Talamone è un grazioso borgo marinaro, posto a 32 metri sul livello del mare, su di un promontorio che si affaccia sull'omonimo golfo. La località delimita il confine meridionale del Parco Naturale della Maremma e fa parte del Parco Regionale dell'Uccellina.

Il territorio interno è ricoperto dalla tipica vegetazione a macchia mediterranea, mentre il litorale è formato dal lungo arenile contornato da verdi pinete.
Le spiagge di Talamone costituiscono il luogo ideale per gli appassionati di sport acquatici, che qui si riuniscono per praticare attività come il windsurf, il kitesurfing e la vela.

Talamone è un importante punto di partenza per compiere itinerari in mezzo alla natura: qui si trova infatti uno degli accessi al Parco Naturale della Maremma, dal quale si dipartono diversi sentieri. All'interno del Parco è possibile incontrare animali selvatici come volpi, daini, caprioli e cinghiali, che qui vivono in libertà.

Oltre alle bellezze naturalistiche, la città offre numerose testimonianze storiche, attraverso la presenza di antiche costruzioni che si trovano sul territorio.
Percorrendo le antiche mura cittadine, si giunge alla Rocca, fortificazione edificata dagli Aldobrandeschi in epoca medievale, dalla cui postazione si può ammirare uno splendido panorama con vista sull'Argentario e sull'Isola del Giglio.

Tra le attrattive presenti in questa zona, è da visitare l'Acquario della Laguna, un piccolo acquario che si compone di una decina di vasche.

Storia di Talamone

Gli antichissimi reperti archeologici che si trovano nei pressi Talamone, testimoniano come questo luogo sia stato oggetto di insediamenti fin da epoche remote. Nella zona, sono stati rinvenuti oggetti quali punte di lance e pietre focaie risalenti al Neolitico.

L'antico centro di “Tlamu”, che sorgeva sul colle del Talamonaccio, costiuì per gli etruschi un importante porto commerciale. Conosciuto come “Talemon” in epoca romana, il piccolo nucleo conserva ancora oggi i resti di un antico tempio risalente al IV secolo a. C.

Nel 225 a. C. Talamone fu teatro di una nota vicenda storica: qui si svolse la battaglia di Talamone, che vide vittoriosi i Romani contro i Galli. Talamone fu completamente rasa al suolo nell'82 a. C. da Silla, per l'appoggio che i suoi cittadini diedero a Gaio Mario nella marcia contro Roma al ritorno dal suo esilio africano.

La cittadina divenne proprietà dell'abbazia di San Salvatore intorno all'anno Mille. Successivamente trasferita sotto il dominio degli Aldobrandeschi nel periodo in cui fu costruita la Rocca, venne poi venduta ai Senesi all'inizio del Trecento.

Sotto il periodo di dominazione spagnola, che ha interessato tutta la zona maremmana, nel 1559, anche Talamone entrò a far parte dello Stato dei Presidi.
Nel XVIII secolo, passò dagli Austriaci, ai Borboni, ai Lorena, per poi essere reintegrata nel Granducato di Toscana, sotto Leopoldo II. In questo periodo, le opere di bonifica intraprese per volontà dello stesso Granduca, facilitarono la ripresa dell'attività economica della città.

Il paese fu annesso al Regno d'Italia nel 1860, anno che rese Talamone protagonista della storia italiana: il 7 maggio del 1860, vi sbarcò Giuseppe Garibaldi, che con i Mille era diretto a Marsala per compiere la sua storica impresa.