Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano

Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano

Istituito nel maggio del 2001, il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano è il più recente tra i parchi nazionali italiani e occupa una superficie di 23.613 ettari complessivi, di cui 16.424 in Emilia-Romagna e 7.189 in Toscana.
Il territorio del Parco, interessa le provincie di Massa, Lucca, Reggio Emilia e Parma e comprende al suo interno due parchi regionali (Parco del Gigante, Parco dei Cento Laghi) e quattro riserve naturali statali (Pania di Corfino, Guadine Pradaccio, Lamarossa, Orecchiella).

Il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano vanta una straordinaria ricchezza di ambienti: dalle praterie alle brughiere a mirtillo, agli scenari delle vette più impervie dell'Alpe di Succiso, del Monte Prado e del Monte Cusna, che superano i 2000 metri, dove le foreste lasciano il posto alle rocce, ai laghi e alle praterie d'alta quota. Catteristiche di un paesaggio così vario sono le cascate, gli specchi d'acqua, e le pareti rocciose che si stagliano a picco sui torrenti.

La presenza di rare specie vegetative, costituisce intere zone di veri e propri giardini botanici naturali. In questa vasta area naturale vivono animali come il lupo, il muflone, il capriolo, l'aquila reale.

Tra i diversi ambienti che caratterizzano il parco, da quelli più freddi e nudi, alle foreste, alle colline, l'uomo si è inserito nel corso del tempo in maniera più o meno significativa. Già in tempi antichi, il suo insediamento è stato favorito grazie alla presenza su queste montagne di acque, pascoli e boschi.
Imponenti fortezze medievali testimoniano l'importanza delle strade che scavalcano i passi del Lagastrello, del Cerreto, di Pradarena e delle Radici.
Tra i boschi, compaiono chiesette, antiche strade selciate e i fabbricati in pietra e paglia,come le “tegge” delle valli del Reggiano.

Il Parco è anche una meta turistica adatte per le vacanze; luogo ideale per gli amanti dell'attività sportiva e del relax, dispone al suo interno di ottimi servizi e strutture sportive.

Flora e Fauna nel Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano

La Flora
Flora, Parco dell'Appennino Tosco-EmilianoLa flora del Parco è particolarmente varia e dovuta alla diversità di esposizioni e di quote. I boschi sono formati in basso da alberi di castagno e di querce, più in alto da faggi e da abeti bianchi, mentre oltre il limite superiore di queste specie si estendono le brughiere di mirtillo tipiche dell'Appennino settentrionale. Tra le specie di piante erbacee e di fioriture presenti in questo territorio, sono incluse decine di rarità e di endemismi.

Nella valle dell'Ozola, sul Monte La Nuda e sul Monte Ventasso, cresce spontaneamente l'abete bianco, specie molto rara sull'intero Appennino.
Sui pascoli ai piedi della Pania di Corfino, il Corpo Forestale dello Stato ha realizzato il Giardino Botanico dell'Orecchiella, una delle mète più interessanti dell'Appennino per gli appassionati di piante rare.

La Fauna
Lupo, Parco dell'Appennino Tosco-EmilianoSulle praterie d'alta quota, è stata introdotta e si è perfettamente ambientata la marmotta, una tipica specie alpina. La sua presenza ha favorito anche l'aumento dell'aquila reale, tipico predatore di questa specie.

Oltre alla marmotta e all'aquila reale, nel parco vivono moltissimi animali, come il lupo appenninico, il capriolo, il cervo, il cinghiale, la volpe, la martora e il tasso, tra i mammiferi; mentre  tra gli uccelli si trovano esemplari di falco pellegrino, gufo reale, biancone, astore, allocco. Foto www.animalinelmondo.com