Parco Archeologico di Baratti e Populonia

Il Parco Archeologico di Baratti e Populonia, esteso per una superficie di 80 ettari, è situato nel territorio compreso tra le pendici del promontorio di Piombino ed il golfo di Baratti.

Necropoli di San Cerbone
Parco Archeologico di Baratti e Populonia (foto www.parchivaldicornia.it)

Il parco si presenta come un vero e proprio museo all'aperto, luccicante di scorie ferrose che testimoniano l'imponenza della città industriale etrusca. Comprende una parte significativa dell'antica città di Populonia, unica città etrusca fondata direttamente sul mare, con le sue necropoli, le cave di calcarenite ed i quartieri industriali di lavorazione del ferro, proveniente dai giacimenti di ematite dell'isola d'Elba.

La produzione del ferro e dei metalli ha rappresentato per secoli la principale risorsa economica della Val di Cornia, dove l'industria estrattiva, tra le più antiche e continue nel tempo, ha segnato in modo indelebile il paesaggio.

Sulle colline che si affacciano sul mare, si trovano due delle maggiori necropoli della città etrusca, risalenti al periodo arcaico ed ellenistico, e l'acropoli di Populonia, grande impianto monumentale del II secolo a.C.
Nell'area si trovano anche edifici che sorgono a testimonianza delle attività produttive antiche della zona, fra le quali quelle legate alla produzione siderurgica e le cave per l'estrazione dei materiali per la costruzione della città.

A partire dal 1999, e per i successivi tre anni, l'acropoli di Populonia, il monastero benedettino di San Quirico e il territorio della città sono stati oggetto di scavo e di ricognizione archeologica; ciò ha consentito una visione nuova, più ampia e ricca di una delle più importanti città etrusche.
Gli interventi di scavo, hanno infatti portato alla luce le aree abitative più antiche, le cinte murarie della città etrusca, i grandi monumenti dell’età romana repubblicana, gli impianti industriali sul porto e un importante monastero medievale nascosto oggi dal bosco, inquadrando le principali fasi di sviluppo del paesaggio urbano e rurale di Populonia.

Aree di visita:

Necropoli di San Cerbone
Situata nella parte del Parco situata sul golfo di Baratti; la visita della necropoli consente di ammirare le tombe principesche a tumulo e a edicola dell'età orientalizzante e arcaica di Populonia (VII-VI sec a.C).

Necropoli delle Grotte
Situata nella parte alta del Parco; la visita conduce alle cave etrusche di calcarenite, che si alternano alle tombe a camera di età ellenistica.

Monastero di San Quirico
Monastero benedettino dell'XI secolo, è situato in un'area boscosa ed è raggiungibile tramite un percorso archeologico dall'area della Necropoli delle Grotte.

Acropoli di Populonia
Il grande impianto monumentale risalente al II secolo a.C., interessa tutto il versante del poggio su cui sorge l'attuale castello di Populonia. In quest'area sono visibili i resti degli edifici templari di età romana che costituivano il cuore della città.
L’area è raggiungibile dall’era della Necropoli di San Cerbone attraverso un percorso che ribatte per buona parte l’antica strada romana che portava alla città, detta ancora oggi la via della “Romanella”.

Parco Archeologico di Baratti e Populonia, Aree Naturali Protette di interesse Locale, parchi della val di cornia, parchi in toscana, parchi della provincia di livorno, parchi toscani

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Museo Archeologico di Populonia

Museo Archeologico di Populonia

Il Museo Archeologico del territorio di Populonia si trova all'interno del Palazzo Nuovo, edificio che fu costruito nell'area dell'antica Cittadella di Piombino nel 1814 per ospitare la corte dei Principi di Piombino, Felice ed Elisa Baciocchi (sorella di Napoleone Bonaparte) e restaurato nel 2001 come sede espositiva.

Nel museo sono esposti oltre duemila pezzi, tra manufatti preistorici, reperti provenienti dagli scavi delle necropoli etrusche di Populonia e materiali di epoca romana. Fra i pezzi più famosi si ricordano la preziosa anfora d'argento, rinvenuta da un pescatore nelle acque del golfo di Baratti e il suggestivo mosaico dei pesci, proveniente dall'edificio romano delle Logge, sull'Acropoli di Populonia.

Attraverso suggestive ricostruzioni grafiche delle attività umane, accanto a vere proprie ricostruzioni plastiche degli ambienti antichi, il museo illustra le trasformazioni del paesaggio del promontorio di Populonia, dalla preistoria all'età moderna.

L'esposizione si articola sui tre piani dell'edificio: il primo è dedicato alla storia moderna della città di Piombino e del suo territorio; il secondo alla preistoria e alle fasi più antiche della società etrusca di Populonia; il terzo allo sviluppo della città dall'età classica alla romanizzazione, fino agli esiti dell'età tardoantica e medievale.

Percorrendo le sale del museo, si compie quindi un viaggio nel tempo, attraverso un territorio ricco di storia, il cui filo conduttore è il rapporto tra uomo, territorio e risorse.

www.parchivaldicornia.it