Parco Naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli

Il Parco Naturale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, viene istituito nel dicembre del 1979. Con i suoi 24.000 ettari di superficie complessiva, è il parco regionale più esteso tra quelli toscani.

Il territorio del Parco occupa la fascia costiera delle province di Pisa e Lucca interessando i Comuni di Pisa, Viareggio, San Giuliano Terme, Vecchiano e Massarosa in un area anticamente lagunare e paludosa colmata, nel corso del tempo, da detriti portati dal fiume Serchio e in maniera più importante dal fiume Arno.
Il litorale sabbioso, formato da arenili e dune, si distende per una lunghezza di circa 23 Km, comprendendo la costa da Calambrone fino a Viareggio.

I boschi ricoprono il parco per oltre un terzo della sua area; queste zone hanno subito notevoli cambiamenti con il passare dei secoli: infatti, le selve che dominavano l'intera pianura, hanno progressivamente lasciato il posto a radure adibite ad agricoltura, oppure sono state convertite in pinete intorno al XVI secolo.

Il Parco è popolato da una grande varietà di animali: ciò è reso possibile dalla compresenza di diversi habitat con situazioni di microclima altrettanto vario, una caratteristica particolare, che fa di quest'area protetta una vera e propria enciclopedia della natura a cielo aperto.

Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli

L'acqua ha senza dubbio un'importanza predominante all'interno del Parco, infatti la superficie interessata da zone paludose, fiumi, laghi e stagni è di circa 3.000 ettari.
Oltre al mar Tirreno, che delinea il confine Ovest e la vasta area occupata dal lago di Massaciuccoli a nord, il territorio è segnato da importanti fiumi e corsi d'acqua come l'Arno, il Serchio, il Canale dei Navicelli, il Fiume Morto e il Burlamacca; ma la caratteristica principale di tutta l'area è rappresentata dalle zone umide e paludose, la cui presenza si manifesta in più modi.

Tenuta di San Rossore

All'interno del Parco, si trova la Tenuta di San Rossore, che occupa una superficie di 4.800 ettari. La tenuta ospita una grande varietà di flora e fauna.

La vegetazione è ripartita in diverse fasce, disposte parallelamente alla costa: la parte più vicina al mare ha la funzione di difendere le pinete retrostanti dai venti marini.
Lungo le dune nidificano varie specie di uccelli, fra i quali l'occhione e la calandrella.

La copertura boschiva è costituita principalmente da conifere (pino domestico e pino marittimo), e da boschi misti composti da alberi di farnia, frassino, frassino ossifilo, olmo, ontano nero e da piccoli lembi di leccio.

Numerose sono le specie animali, sia residenti sia migratorie, che popolano la Tenuta di San Rossore.
Tra gli anfibi, troviamo il rospo comune, il rospo smeraldino e la raganella, mentre tra gli uccelli, sono presenti nelle zone umide e lungo i fossi la garzetta, l’airone cenerino, il germano reale, il martin pescatore; nei boschi e nelle radure il picchio verde, il picchio rosso maggiore, il fagiano, il colombaccio. Tra i rapaci diurni, si possono avvistare la poiana, il gheppio, il falco di palude , l’albanella reale.

Il Lago di Massaciuccoli

Divenuto famoso per aver ospitato le battute di caccia del compositore lucchese Giacomo Puccini, il Lago di Massaciuccoli è il più vasto lago della Toscana, con una profondità di poco meno di due metri. Il lago, ospita un importante patrimonio naturalistico; qui crescono specie molto rare, come la felce florida (Osmunda regalis), l'ibisco di palude (Hibiscus palustris) e la Drosera rotundifolia, interessante pianta carnivora.

Oasi Lipu Lago di Massaciuccoli
Lago di Massaciuccoli (foto www.aptversilia.it)

Il lago, con il vicino sistema di fossi e canali è una tappa importante per tutti gli uccelli migratori in rotta verso i paesi caldi. Gran parte di questi canali, è stata ricavata artificialmente, per la bonifica delle campagne.
Sul lago si affaccia anche l'oasi protetta della LIPU.

Oasi LIPU Massaciuccoli
Nata nel 1983, l'Oasi Lipu del Lago di Massaciuccoli, è un'area protetta creata per tutelare al meglio specie animali rare e bisognose di vivere in un ambiente incontaminato e diversificato.

Tra gli animali ospitati nei suoi 47 ettari, i volatili sono la presenza principale: oltre al tarabusino, simbolo dell'oasi, si possono incontrare anatre tuffatrici, svassi, cormorani, folaghe, aironi, cannaiole e cannareccioni; un posto di primo piano spetta anche ai rapaci, che trovano nel falco di palude un degno protagonista. La ricca vegetazione, tra le ninfee e le canne, costituisce l'ambiente ideale per questi volatili che trovano qui il loro riparo, mentre le paludi sono popolate anche da rane e tartarughe.

All'interno dell'Oasi è possibile effettuare visite guidate presso il Museo dell'Ecologia e della Palude, oppure caratteristiche escursioni a piedi camminando su palafitte, o sui battelli attraverso i canneti e le paludi, oppure a pelo d’acqua a bordo di canoe, kayak e barche a remi. Nell'Oasi è presente anche un Laboratorio Didattico.