Promontorio di Piombino

Il promontorio di Piombino si eleva a nord dell'omonima città, all'estremità meridionale della provincia di Livorno. Il tratto di mare che lo separa dalla costa orientale dell'Isola d'Elba è denominato Canale di Piombino.

Originariamente il promontorio di Piombino era un'antica isola, annoverabile tra quelle dell'Arcipelago Toscano. Con il passare del tempo, seguendo lo stesso destino del Monte Argentario, si è ritrovato collegato alla terraferma per l'azione del vicino fiume Cornia, la cui foce si trovava originariamente più vicina alla città di Piombino rispetto all'ubicazione attuale: il progressivo accumularsi di materiali da riporto del fiume ha determinato gradualmente il completo riempimento dello specchio di mare che lo separava dalla costa continentale della Toscana.

Il promontorio si sviluppa per circa 7 km ed è caratterizzato da coste alte e rocciose, con strapiombi che digradano in alcuni punti anche fino a 50 metri di profondità già in prossimità della linea di costa.
Le vette che caratterizzano il promontorio sono, da nord a sud, il Poggio Guardiola, il Monte Massoncello, il Monte Gigante e il Monte Santa Maria; il punto più elevato è il Monte Massoncello (m 286).

Il promontorio termina sul Golfo di Baratti, con il centro di Populonia, che si è sviluppato in epoca medievale nei pressi delle vicine necropoli etrusche.
Punti suggestivi, partendo da nord, sono: Punta delle Pianacce e con Punta Saltacavallo, a sud delle quali si apre la suggestiva Cala Buia in prossimità delle Buche delle Fate.

Procedendo verso sud si aprono Cala San Quirico e Cala del Termine, quest'ultima delimitata a nord da Punta della Galera e a sud da Punta Rio Fanale, oltre la quale si sviluppa la cosiddetta Spiaggia Lunga, il cui limite meridionale è chiuso da Punta dei Tufi.
Il promontorio termina poco a nord della città di Piombino, a ovest dell'abitato di Salivoli, ove digrada verso il mare con la piccola penisola di Punta Falcone, ove è ubicato un osservatorio astronomico. La suddetta punta chiude a sud la caratteristica Cala Moresca, molto frequentata dai bagnanti.

La carta della zona è la Multigraphic in scala 1:25.000, “Isola d’Elba e le altre isole del Parco”

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