Approfondimenti storici sulla città di Firenze

Le sei cerchie murarie di Firenze
La dinastia Medicea
I ponti di Firenze

Le sei cerchie murarie di Firenze

  1. Romana:                  59 a.C.;
  2. Bizantina:             541 - 545;
  3. Carolingia:            IX secolo;
  4. Matildina:                     1078;
  5. 1a comunale:    1173 - 1175;
  6. 2a comunale:    1284 - 1333

La cerchia Romana (59 a.C.)

La prima cerchia muraria, fu costruita in corrispondenza della fondazione ufficiale della colonia di Florentia (59 a.C.).
Il perimetro delle mura, sui cui lati si aprivano delle Porte, era circa 1.800 metri, con uno spazio di 20 ettari, abitato da 2.000 persone. Il circuito murario di Florentia, che racchiudeva strade con andamento ortogonale (con incroci rigorosamente ad angolo retto, ancora oggi mantenuti), è riscontrabile nelle attuali strade: Via Cerretani (Nord), Via del Procònsolo (Est), Via Vacchereccia e Via delle Terme (Sud), Via Tornabuoni (Ovest).

La cerchia Bizantina (541 - 545)

Dopo le invasioni barbariche e la guerra greco-gotica, viene costruita una seconda cinta muraria, la cerchia bizantina (541-545), più ristretta della precedente, con una diminuzione del perimetro cittadino (in 3 lati su 4) e del numero di abitanti, e riducendo la città ad una fortezza, di cui faceva parte probabilmente l'attuale Torre della Pagliazza (Piazza Sant'Elisabetta: oggi Hotel Brunelleschi).

La cerchia Carolingia (IX secolo)

Nel 774 Carlo Magno, re dei Franchi pone fine al dominio dei Longobardi: nell'ottica della “ripresa carolingia”, viene costruita anche la terza cerchia muraria, la cerchia carolingia (inizio IX secolo), riprendendo, ad oriente e ad occidente, il perimetro romano, da cui resta ancora esclusa la zona settentrionale corrispondente al Duomo.

La cerchia Matildina (1078)

La contessa Matilde di Canossa costruisce una nuova cerchia muraria (la quarta) nel 1078, o “cerchia antica” dantesca, che indica una ripresa della città dopo il Mille, recuperando il perimetro romano, con un ampiamento in direzione dell’Arno nella zona del Castello di Altafronte (verso l'attuale Piazza dei Giudici).

La 1a cerchia comunale (1173 - 1175)

La quinta cerchia muraria, la prima comunale, è stata realizzata negli anni 1173-1175, ruotando le mura di 45 gradi e quadruplicando l'estensione, fino a comprendere le attuali Vie dei Fossi-del Giglio (ad Ovest), Via dei Pucci-S. Egidio (a Nord), Via Verdi-Benci (ad Est), estendendosi nella zona di Oltrarno con un triangolo che dall’attuale Ponte alle Grazie va a Piazza San Felice e Ponte alla Carraia.

La 2a cerchia comunale (1284 - 1333)

Nel 1284 inizia la costruzione della sesta cerchia muraria (la seconda comunale), l'ultima, che corrisponde agli attuali viali di circonvallazione, e che si snoda per 8 chilometri da Porta al Prato a Porta San Gallo (Piazza della Libertà) e a Porta alla Croce (Piazza Beccaria), fino a Porta Romana (che è del 1327): la cerchia si considera terminata nel 1333 (l'anno della disastrosa alluvione che distrusse i ponti della città), e racchiuderà la città per più di cinque secoli, cioè fino all'Unità d'Italia.

 

Le sei cerchie murarie di Firenze

(gli abitanti, l'estensione, il perimetro, le caratteristiche)

  1 2 3 4 5 6
Cerchia Romana Bizantina Carolingia Matildina 1ª comunale 2ª comunale
Periodo 59 a. C. 541-545 sec. IX 1078 1173-1175 1284-1333
Abitanti 2.000 1.000 4-5.000 15-20.000 30-40.000 85-100.000
Ettari 20 (m 80x420) 7 18 24 97 400
Perimetro m  1.800 m  1.100 m  1.800 m  2.000 m  4.000 m  8.500

La cerchia
è racchiusa
dalle
attuali Vie

(in senso
orario,
partendo
da Nord):

P.za Duomo

Procònsolo
Pza S.Firenze

Gondi
Vacchereccia
Terme

P.za S.Trìnita
Tornabuoni
Rondinelli

Tosinghi

Oche

S. Elisabetta
Cerchi

P.za Signoria
Vacchereccia
Terme

P.za Davanz.
Sassetti
Vecchietti

Campidoglio
Tosinghi
Oche

Procònsolo
Leoni

Lambertesca
Ss. Apostoli

Tornabuoni
P.za Antinori

Cerretani

P.za Duomo

Procònsolo
Castellani

Lambertesca
Ss. Apostoli

Tornabuoni
Rondinelli

Canto Nelli
Pucci
S. Egidio

Verdi-Benci
Castel. Altafr.

P.za Mozzi
P.za Pitti
S. Agostino

Serragli
Fossi-Giglio
P.za Madonna
Rosselli
Lavagnini

Matteotti
Giovine Italia

P.ta S.Niccolò
Belvedere
P.ta Romana

Petrarca
Ariosto
Ognissanti
Corso Italia
Principali caratteristiche

“Castrum” romano con 48 “insulae” a scacchiera orientata;

Fòro in P.za Repubblica;
Cardo = via Roma, Calimala; Decumano =
via Strozzi, Corso;
4 Porte;
Teatro = via Gondi, Via Leoni;
Anfiteatro = via Tòrta, P.za Peruzzi.

La città, minacciata dai Goti, diminuisce parecchio il suo perimetro, riducendosi a fortezza, di cui faceva parte la torre cilindrica chiamata in epoca comunale “La Pagliazza”.

La cerchia ritorna al perimetro romano, meno una striscia a Nord (zona Duomo), più un triangolo a Sud verso l'Arno, che è attraversato ancora da un unico ponte.

La ”cerchia antica” di Dante: Matilde di Canossa prolunga il tracciato carolingio, includendo Battistero a Nord, e P.za Giudici a Sud.

Le porte:
del Vescovo,
S. Piero,
S. Maria,
S. Pancrazio;
divisione in quartieri.

Le mura ruotano di 45 gradi, orientate ora con l'Arno, inglobando i borghi ed estendendosi nella zona di Oltrarno, collegata nel XIII sec. da tre nuovi ponti:
Carraia 1218,
alle Grazie 1237,
S.Trìnita 1252;
divisione in sestieri dal 1172.

Arnolfo dispone le strade a raggiera, verso le 4 Porte principali (a S. Gallo, alla Croce, Romana, al Prato);
sviluppo dei commerci:
corporazioni delle Arti o mestieri. Reintroduzione dei 4 quartieri, dal 1343.

I  Medici (Firenze: 1434 - 1737):

4 Signori (1434-1494)  e  7 Granduchi (1537-1737)

I Medici, Albero genealogico

       I 4 signori dei Medici (1434 - 1494)
  • Cosimo il Vecchio         1389-1464
  • Piero il Gottoso            1416-1469
  • Lorenzo il Magnifico      1449-1492
  • Piero il Fatuo               1472-1503
       I 7 granduchi dei Medici (1537 - 1737)
  • Cosimo I            1519-1574
  • Francesco I        1541-1587
  • Ferdinando I       1549-1609
  • Cosimo II           1590-1621
  • Ferdinando II      1610-1670
  • Cosimo III          1642-1723
  • Gian Gastone      1671-1737

I dieci ponti di Firenze

Ponte Vecchio (epoca romana, 1345)

Il Ponte Vecchio è il più antico e famoso ponte di Firenze. Una prima struttura esisteva già in epoca romana, ma dopo i danni subiti dalle numerose alluvioni del fiume venne ricostruito nel 1345.
Si tratta dell'unico ponte fiorentino a non essere andato distrutto nella seconda guerra mondiale.
Il ponte era anticamente occupato da botteghe di conciatori, macellai e fabbri fino al 1593, quando il Duca Ferdinando I decise di sostituirle con negozi di oreficeria.
La parte superiore del Ponte Vecchio ospita il Corridoio Vasariano, dove si trovano opere italiane e francesi dei secoli XVII e XVIII.

Ponte alla Carraia (1218, 1867, 1951)

Il Ponte Nuovo, oggi conosciuto come Ponte alla Carraia, è il secondo ponte sull'Arno. Inizialmente costruito in legno nel 1218, fu ricostruito più volte in seguito alle varie alluvioni che ne causarono la distruzione.
Il ponte, distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, fu nuovamente ricostruito nel 1951.

Ponte alle Grazie (1237, 1876, 1957)

Costruito nel 1237 interamente in pietra, il Ponte alle Grazie (allora Ponte a Rubaconte, dal nome del potestà Rubaconte da Mandello) è il terzo ponte di Firenze.
Sul ponte si trovavano anticamente piccoli edifici, quali botteghe e cappelle: una di queste, che ospitava una Madonna, era detta Santa Maria alle Grazie (da cui il nome di Ponte alle Grazie). Queste costruzioni furono demolite nel 1876, per far spazio ai binari del tram.

Dopo essere stato distrutto dai bombardamenti nel 1944, il Ponte alle Grazie fu nuovamente ricostruito nel 1957 su progetto degli architetti G. Michelucci, E. Detti, R. Gizdulich e D. Santi e dall'ingegnere P. Melucci.

Ponte Santa Trìnita  (1252, 1569, 1957)

Il ponte, costruito per la prima volta nel 1252 col patrocinio dei Frescobaldi, prende il nome dalla chiesa della Santa Trinità, che si trova poco distante.
Anch'esso fu più volte ricostruito in seguito ai vari crolli causati dalle alluvioni del 1333 e del 1557.
L'attuale struttura (1957), è l'esatta ricostruzione di quella originaria, realizzata nel 1569 su progetto di Bartolomeo Ammannati.

Ponte della Vittoria (1835, 1925, 1946)

Nel 1835 Firenze ha il suo quinto attraversamento dell'Arno: il Ponte San Leopoldo, dal nome del granduca lorenese Leopoldo II.
Il ponte, sospeso e in metallo, è stato sostituito nel 1925 dall'attuale Ponte alla Vittoria, costruito in muratura e a sua volta rifatto nel 1946 dopo gli eventi bellici.

Ponte San Niccolò (1837, 1890, 1949)

Al Ponte San Fernando, costruito nel 1837 come ponte sospeso e in ferro, è stato sostituito nel 1890, il Ponte San Niccolò, anch'esso in ferro e a traliccio (per il "tramway").
Distrutto nella seconda guerra mondiale, il ponte è stato nuovamente ricostruito con struttura in cemento armato ad una sola arcata nel 1949 su progetto di R. Moranti.

Ponte Vespucci (1957)

Settimo attraversamento dell'Arno, il Ponte Vespucci è stato realizzato nel 1957, su progetto degli architetti Giorgio Giuseppe Gori, Enzo Gori e Ernesto Nelli e dell’ingegnere Riccardo Moranti.
Il ponte ha una struttura lineare ed è suddiviso in tre campate. Collega il Lungarno Amerigo Vespucci al Lungarno Soderini.

Ponte da Verrazzano (1965-1980)

Il Ponte da Verrazzano, progettato negli anni '60, è stato terminato nel 1970 e ristrutturato nel 1980. All'esterno del ponte si affacciano terrazze sull'acqua, accessibili da un'originale scalinata.
Collega il quartiere di Bellariva con quello di Gavinana.

Ponte all'Indiano (1969-1976)

Realizzato nel 1976, con una moderna struttura in ferro e acciaio, il Ponte dell'Indiano (chiamato anche Viadotto) è il più recente tra i ponti di Firenze.
Il ponte unisce i quartieri di Peretola e dell'Isolotto tramite una strada a scorrimento veloce oltrepassando l'Arno.

Ponte a Varlungo (1971-1976)

Costruito alla fine degli anni settanta, il Ponte di Varlungo è caratterizzato da una moderna struttura in acciaio e cemento armato, formata da due piani di scorrimento.
Collega il quartiere di Rovezzano con il comune di Bagno a Ripoli e ha la funzione di raccordo autostradale.